Giornata a Roma insieme al collega Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia.
Abbiamo incontrato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Patrizio La Pietra in modo particolare per rappresentare la situazione sempre più difficile nelle valli bergamasche e lombarde dovute alla eccessiva presenza della fauna selvatica e del lupo, che sta causando l’abbandono di attività storiche come l’agricoltura e l’allevamento in alpeggio, ma che è anche causa di pericoli per il turismo e per la nostra gente, che vive in centri abitati piccoli dove ormai il lupo è diventato presenza fissa.
La prima buona notizia è che il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’UE inizierà il 25 marzo a discutere del declassamento del lupo da specie particolarmente protetta e specie semplicemente protetta, dopo la richiesta votata a maggioranza dal Parlamento europeo. Il declassamento permetterebbe di intervenire più rapidamente sul contenimento del lupo. Abbiamo ovviamente ribadito la nostra richiesta affinché l’Italia si esprima ufficialmente a favore del declassamento.
Nel frattempo il Governo nazionale ha predisposto la bozza per il nuovo “Piano lupo” (fermo da 20 anni, l’ultimo è del 2022) che già prevede la possibilità per le Regioni di chiedere deroghe al Ministero per procedere all’abbattimento dell’esemplare in caso di troppa confidenza o di accertate predazioni ad animali domestici o di allevamento.
Nessuno vuole aprire una “caccia al lupo”, ma è necessario contemperare i diversi interessi: la tutela della biodiversità e la salvaguardia delle attività umane, oltre che la permanenza dell’uomo stesso nelle aree rurali e di montagna.